5 aspetti sui cui concentrarsi per identificare le reali cause dello squilibrio finanziario

Su cosa concentrarsi per condurre un’analisi delle cause dello squilibrio finanziario?

Nel tentativo di rispettare i numerosi e serrati adempimenti per il risanamento di un ente in dissesto o in predissesto, è facile e comune perdere di vista un passaggio cruciale di questo processo: lo studio attento e onesto delle reali cause che hanno condotto l’ente allo squilibrio finanziario.

In questa fase è fondamentale un approccio estremamente pragmatico, poiché da questa analisi dipende in buona parte la futura solidità dell’ente e, dunque, la sua capacità nel tempo di erogare servizi pubblici essenziali di qualità, di prevenire ricadute future ed evitare ulteriori interventi emergenziali dagli impatti ridotti e di breve periodo. Allo stesso tempo, un comune in crisi finanziaria deve riguadagnare la fiducia della comunità: a questo scopo, una gestione trasparente e responsabile del risanamento è imprescindibile.

Dissesto e predissesto: tragedia o opportunità?

Il dissesto e il predissesto, seppur siano conseguenze di una crisi finanziaria e abbiano un significativo impatto sociale negativo, possono rappresentare un’opportunità unica di rilancio per un comune: infatti, la predisposizione del bilancio stabilmente riequilibrato oppure di un piano di riequilibrio finanziario pluriennale, anziché come meri adempimenti normativi, possono essere colti come un’occasione imperdibile di autoanalisi per un ente, con lo scopo non solo di superare la crisi, ma di ottimizzare l’azione amministrativa, tecnica e contabile.  

Nonostante la complessità della normativa, i serrati adempimenti, la scarsità di personale e di competenze specialistiche, gli enti locali possono invertire la rotta e ricostruire degli equilibri di bilancio solidi e sostenibili, ma soltanto avvalendosi di metodo, coordinamento, coinvolgimento delle persone e reale volontà di approfondire le cause che hanno portato allo squilibrio. 

Dissesto, predissesto e procedure di recupero per gli Enti locali